Ingredienti:
250 g di fagioli precotti (io avevo quelli rossi ma i più classici sono i borlotti o i cannellini)
1 scalogno
1 spicchio d'aglio
100 g di penne integrali
700 ml di brodo caldo
Olio EVO, peperoncino, paprika dolce, pepe verde (da macinare) e parmigiano reggiano q.b.
Fate il brodo, quello che preferite: vegetale, di carne, oppure fate come me che ho usato il dado. Tritate lo scalogno e fatelo rosolare in un tegame abbastanza largo assieme allo spicchio d'aglio. Se non vi piace togliete l'aglio dopo un paio di minuti appena prima di aggiungere la metà dei fagioli che avrete frullato (o schiacciati con i rebbi della forchetta come ho fatto io) e rimestate. Aggiungete una mestolata di brodo giusto per non far attaccare la cipolla e stemperare la crema di fagioli. Unite la pasta e coprite con il brodo. A questo punto procedete come con un risotto: ogni volta che la pasta avrà assorbito molto del brodo aggiungete un'altra mestolata. La cottura risottata non va con i tempi tradizionali. Per fare cuocere le penne integrali anzichè otto minuti alla fine ce ne ho messi quattordici. Bisogna assaggiare e molto dipende dal formato della pasta. Se vi piace aggiungete peperoncino e paprika dolce e quando sarete quasi a fine cottura macinateci sopra un poco di pepe. E come gran finale aggiungete due belle cucchiaiate di parmigiano reggiano, mescolate e spegnete il fuoco per far mantecare bene il tutto. Non preoccupatevi se vi sembra troppo liquida, una volta spento il fuoco si addenserà in fretta.
Varianti: ovviamente potete utilizzare fagioli secchi, nel qual caso vanno tenuti a bagno almeno dodici ore e poi si allungano parecchio i tempi di cottura. Tuttavia potreste utilizzare l'acqua di cottura dei fagioli. La pasta: io usato le penne, forse più adatta è la pasta rotta, quei sacchetti con tanti formati imperfetti (pezzi di spaghetti, penne, rigatoni, ditalini, radiatori, reginette) oppure pasta molto corta tipica delle minestre tipo i ditalini. Se fate il brodo col dado state un po' al di sotto della proporzioni un dado a 500 cc di acqua, scalogno e parmigiano danno già parecchio sapore. Liberate la fantasia, ad esempio qualche pezzetto di carne ci starebbe da dio (pancetta, guanciale, fondi di salumi che non sapete come eliminare dal frigo...) attenti però sempre al sapore. Tendenzialmente più elementi saporiti aggiungete, meno caricate il brodo di dado.
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