domenica 24 dicembre 2017

Ricetta N°170 - Garides saganaki (gamberetti saganaki)

Ingredienti:
12 code di gamberone (surgelate o fresche e già pulite)
200 g di polpa di pomodoro
100 g di feta a cubetti
1 cipolla bianca
2 spicchi di aglio
1 cucchiaino di zucchero
Sale, olio EVO, pepe, prezzemolo, peperoncino q.b.

Tritate la cipolla e fatela rosolare in un cucchiaio di olio EVO. Quando sarà diventata trasparente aggiungete l'aglio tritato grossolanamente, il peperoncino tritato ed il pomodoro. Aggiustate di sale e pepe e aggiungete anche lo zucchero. Mescolate e fate cuocere per circa cinque minuti. Aggiungete i gamberi e cuocete il tempo necessario (circa cinque minuti, sia che siano surgelati che freschi. Il tempo dipende comunque dalle dimensioni dei gamberi). Aggiungete a questo punto la feta a cubetti ed il prezzemolo. Coprite il tegame, proseguite la cottura per cinque minuti e lasciate coperto per fare sciogliere un poco il formaggio. Servite.


La ricetta tradizionale prevede che i gamberi (freschi) vengano aggiunti al piatto una volta pronta la salsa (fatta con pomodoro fresco tagliato a cubetti, cipolla, aglio, un peperoncino fresco, sale, pepe e niente zucchero). A questo punto si mette il tutto in un contenitore di terracotta (noto come "saganaki" in greco, spesso uno per porzione), si aggiunge la feta e si fa cuocere in forno per quindici minuti a 220°C. Si aggiunge del prezzemolo e si porta in tavola.
Una versione prevede anche l'aggiunta di peperone tagliato a filetti nella salsa base.

Ricetta N°169 - Risotto zafferano e tartufo

Ingredienti:
200 g riso carnaroli (o comunque adatto per risotti)
1 bustina di zafferano
1 scalogno
30 g tartufo nero tritato
1 bicchiere di vino bianco secco
Olio EVO, parmigiano q.b.
Brodo q.b. (almeno 700 ml)

Preparate il brodo sciogliendoci dentro lo zafferano. Tenete il brodo caldo per tutta la durata della preparazione. In un tegame basso e largo fate scaldare un cucchiaio d'olio. Fateci rosolare lo scalogno tagliato a velo e poco dopo mettete il riso a tostare un paio di minuti. Dopo sfumate il vino bianco. A questo punto aggiungete brodo fino a ricoprire il riso e smuovetelo per evitare che si formino grumi. Una volta che il riso avrà assorbito il brodo, aggiungete poco brodo per volta e fatelo assorbire. Dopo circa quindici minuti di cottura, aggiungete il tartufo tritato e mescolate. Terminate la cottura. Cospargete di abbondante parmigiano reggiano, spegnete il fuoco, mescolate e lasciate riposare per un paio di minuti. Servite caldo.


Varianti: la qualità del tartufo è molto importante. Se riuscite a procurarvi del tartufo nero fresco sarà sicuramente più saporito di quello che si può acquistare al supermercato. Se vi capita di avere il tartufo bianco sarà ancora più forte. Se avete il tartufo fresco decorate con alcune fettine sottilissime di tartufo in cima al risotto.
Potete mantecare aggiungendo una noce di burro insieme al parmigiano.

domenica 17 dicembre 2017

Ricetta N°168 - Arrosto di maiale ai funghi (pentola a pressione)

Ingredienti:
750 g di lonza di maiale in un unico pezzo (o la pezzatura che trovate)
300 g di funghi prataioli puliti e affettati
2 spicchi d'aglio
100 g di guanciale a petali o cubetti
330 ml di birra (io ho usato una birra rossa, andrà bene anche una bionda)
200 ml di acqua
1 dado
Olio EVO, sale per arrosti, cumino, rosmarino, fecola di patate q.b.

Prendete la pentola a pressione ed in poco olio EVO fate scaldare a fuoco basso il guanciale e l'aglio. Cospargete la carne di sale per arrosti, cumino e rosmarino, massaggiandola su tutti i lati. Quando il guanciale avrà perso la parte grassa, fate rosolare la lonza su ogni lato sigillandola per bene. Aggiungete la birra e lasciate sfumare un poco la parte alcolica. Aggiungete i funghi e se necessario (dipende dalla pezzatura della lonza e dalla tenuta della pentola a pressione) allungate la birra con l'acqua calda. Aggiungete il dado (un dado per 500 ml di liquido). Chiudete la pentola e al momento del fischio abbassate il fuoco e lasciate cuocere per 30-35 minuti (non di più: la lonza tende ad asciugarsi parecchio, soprattutto se durante la rosolatura per sbaglio vi capita di sforacchiare il pezzo. Ovviamente se usate una pezzatura molto più grande dovrete aumentare di conseguenza il tempo). Trascorso il tempo levate la lonza dalla pentola e valutate la consistenza dell'intingolo. Se è troppo liquido, accendete il fuoco ed aggiungete della fecola di patate o della maizena per addensare. Non esagerate, volete ottenere una crema non un blocco di gelatina.