Ingredienti:
100g pasta corta (meglio se grossa e ruvida, io ho usato le pennone rigate)
1 scalogno
50 g pomodori pachino
60 g guanciale
60 g salsiccia
1 uovo
Brodo, pepe nero, parmigiano reggiano, olio EVO q.b.
In un tegame basso e largo mettete a rosolare in un cucchiaio di olio EVO la cipolla tritata e dopo qualche minuto unite il guanciale. Quando il grasso del guanciale si sarà sciolto aggiungete la salsiccia sgranata e sfilacciata. Tagliate i pachino a quarti e metteteli in tegame. Fate cuocere qualche minuto fino a che la salsiccia prende colore ed i pomodori appassiscono. Mettete la pasta e coprite con il brodo a filo della pasta. Tenete il fuoco vivace ed ogni tanto mescolate. Quando si sarà assorbito quasi tutto il brodo, aggiungetene ancora. All'incirca serviranno 500 ml. In una terrina sbattete un uovo con un bel cucchiaio di parmigiano ed un pizzico di pepe nero. Riportate l'attenzione sul tegame. Assorbito il brodo assaggiate la pasta: se non è ancora cotta aggiungete ancora un poco di brodo e lasciate asciugare. A cottura terminata, tirate giù il tegame dal fuoco, spolverizzate di parmigiano ed unite l'uovo sbattuto. Mescolate bene per fare amalgamare il tutto e lasciate riposare un minuto. Servite.
La pasta alla zozzona è una ricetta tipica romana che ha alla base l'idea di unire i classici romani carbonara, gricia e matriciana in un unico piatto; la versione originale ovviamente non è risottata in questo modo, si usa solo il tuorlo sbattuto con un poco di latte e si soffrigge una cipolla bianca invece dello scalogno. Ed ovviamente si abbonda di pecorino e non di parmigiano. Magari un giorno ci provo pure a farla.
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